Item
Fratelli Damassa
Nominativo
Fratelli Damassa
Biografia
Pietro era il fratello più giovane, nato nel 1922. Angelo era nato nel 1920, mentre Ugo era il fratello più anziano, nato nel 1912.
Descrizione
02: questa è la prima lettera che si conserva nel fascicolo ed è di Pietro che fu prigioniero in un campo di concentramento in Germania dall’8 settembre del 1943 al 22 giugno del 1946. Pietro, che scrive in un ottimo italiano rincuora la madre: “Circa la corrispondenza di Ugo e di Lino [Angelo] state pur certi che presto l’avrete. E lo so, mamma cara, è lunga l’attesa ma fra breve tutto si ristabilirà, tutto tornerà come prima, e sono certo che nel domani avremo migliore avvenire.”
03: Pietro rincuora la madre che non ha ancora avuto notizie dei fratelli: “Cerchiamo quindi di dare a questa attesa l’ansia che gli spetta, non la tristezza e il dolore, poiché ancora nulla sappiamo. Se Lino [Angelo] ha scritto il 17 luglio vuol dire che è riuscito ad evitare la più dura burrasca e se non ancora scritto, avrà subito la sorte di Ugo. Sii calma, mammina cara,. Non piangere, non abbatterti, sii forte, serena e credi fermamente, poiché io sono pienamente convinto che in ogni istante della giornata il pensiero dei tuoi figli lontani vola a te per portarti conforto e certezza di ritorno.”
04: la lettera di Ugo del 9 luglio del 1943 porta in incipit la scritta “Mi trovo da 60 giorni prigioniero”. Ugo, è celibe e prima della guerra svolgeva il lavoro di calzolaio. E’ il giorno del suo trentunesimo compleanno e di augura che Santa Elisabetta lo protegga. Anche Ugo scrive un ottimo italiano e anche Ugo rincuora i genitori con dolcissime parole: “Mamma cara, sii forte, sempre ti ricordo con gioia immensa, affetto e devozione, e prego sempre Iddio, che ti assista e protegga! Caro Babbo, spero che sarai sempre in buona salute e sempre in gamba! Ti penso con affetto, consola e conforta la Mamma”. Ugo è ansioso di avere notizie dei due fratelli: “Spero che Lino sarà in ottima salute e non corra nessun pericolo. Se verrà a casa salutatelo e baciatelo per me. […] E Pirì [Pietro] si trova ancora a casa?? oppure si trova nelle stesse condizioni di Lino? Se sì, quando verrà a acsa ditegli che il mio pensiero è sempre rivolto a Lui. Salutatelo e baciatelo per me.”
05: nel novembre del 1945 Ugo, ancora lontano da casa, scrive ai famigliari: “Ora si avvicinano le feste di Natalizie e mi sento invaso da una profonda tristezza pensando che dovrò trascorrerle anche quest’anno lontano da voi.”
03: Pietro rincuora la madre che non ha ancora avuto notizie dei fratelli: “Cerchiamo quindi di dare a questa attesa l’ansia che gli spetta, non la tristezza e il dolore, poiché ancora nulla sappiamo. Se Lino [Angelo] ha scritto il 17 luglio vuol dire che è riuscito ad evitare la più dura burrasca e se non ancora scritto, avrà subito la sorte di Ugo. Sii calma, mammina cara,. Non piangere, non abbatterti, sii forte, serena e credi fermamente, poiché io sono pienamente convinto che in ogni istante della giornata il pensiero dei tuoi figli lontani vola a te per portarti conforto e certezza di ritorno.”
04: la lettera di Ugo del 9 luglio del 1943 porta in incipit la scritta “Mi trovo da 60 giorni prigioniero”. Ugo, è celibe e prima della guerra svolgeva il lavoro di calzolaio. E’ il giorno del suo trentunesimo compleanno e di augura che Santa Elisabetta lo protegga. Anche Ugo scrive un ottimo italiano e anche Ugo rincuora i genitori con dolcissime parole: “Mamma cara, sii forte, sempre ti ricordo con gioia immensa, affetto e devozione, e prego sempre Iddio, che ti assista e protegga! Caro Babbo, spero che sarai sempre in buona salute e sempre in gamba! Ti penso con affetto, consola e conforta la Mamma”. Ugo è ansioso di avere notizie dei due fratelli: “Spero che Lino sarà in ottima salute e non corra nessun pericolo. Se verrà a casa salutatelo e baciatelo per me. […] E Pirì [Pietro] si trova ancora a casa?? oppure si trova nelle stesse condizioni di Lino? Se sì, quando verrà a acsa ditegli che il mio pensiero è sempre rivolto a Lui. Salutatelo e baciatelo per me.”
05: nel novembre del 1945 Ugo, ancora lontano da casa, scrive ai famigliari: “Ora si avvicinano le feste di Natalizie e mi sento invaso da una profonda tristezza pensando che dovrò trascorrerle anche quest’anno lontano da voi.”
Familiari
Ugo Damassa
Angelo Damassa
Pietro Damassa
Identificativi
1704